ASL 3 Genovese. "Golpe d'estate''

Genova -

La Direzione aziendale della ASL3 Genovese minaccia preoccupanti provvedimenti a carico dei Lavoratori delle strutture residenziali del D.S.M. di Ge-Quarto, Cogoleto e Rossiglione.

L’obbiettivo è di attuare una maggiore flessibilità nei rapporti di lavoro, di superare normative vincolanti e così dequalificare, ridurre o chiudere servizi e strutture.

Mentre sul piano nazionale assistiamo alla giusta mobilitazione contro le proposte di riforma della Legge 180,  a livello regionale , ci si limita a una mera  difesa formale di una Psichiatria “Civile e Democratica”… intanto  continuano i tagli dei servizi e crescono gli appalti ai privati e al no profit: ciò comporta lo svuotamento e la dequalificazione dei servizi territoriali e residenziali.

Al superamento dei Manicomi si è data risposta solo negando i bisogni dei sofferenti psichici e si prospetta loro un confinamento in strutture residenziali meramente assistenziali e di tipo geriatrico.


Vergogna!
Il 27 giugno u.s., la Dirigenza Aziendale ha incontrato le OO.SS. del Comparto e le RSU disponendo unilateralmente un intervento riorganizzativo urgente dei turni di lavoro, a carico dei dipendenti in servizio.


La decorrenza dell’ordine di servizio dal 1/7/07, posticipata al 10/7/07 per evidenti difficoltà organizzative, doveva sopperire alle ben note carenze di organico e porre un freno al ricorso allegro ed irresponsabile al lavoro straordinario.

Tutto ciò in assenza di comunicazioni ufficiali ai lavoratori.
Possibile che i confederali, in eterna concertazione, non sapessero???
Che si sia tentato un vero golpe d’estate???
I troppi silenzi e i colpevoli ritardi rendono realistica questa ipotesi!


L’introduzione in via “sperimentale”(?) del turno c.d. "in quinta", con modifica del nastro lavorativo, è insostenibile già nei numeri. La fruizione delle sacrosante ferie estive per il personale e  la continuità assistenziale per gli ospiti delle strutture si rivelerebbero soltanto chimere: solo un'adeguata dotazione di operatori può garantire diritti inalienabili quali ferie, congedi, mutua, ecc.


Il modello prospettato genera difficoltà dal punto di vista assistenziale e legale e mina gli stessi livelli di sicurezza previsti dalle vigenti normative.


L’Assemblea del 4/7/07, presso la RSA “Casa Michelini”di Ge-Quarto, svoltasi alla presenza del Direttore di Dipartimento, del N.O.A. infermieristico e delle RSU, ha messo in luce gravi problemi. Netto è stato il  rifiuto alle imposizioni della Direzione.


E stato conferito mandato alle OO.SS. ed RSU di attivarsi per la sospensione dell’ordine di servizio contestato e convocare assemblee, prima del 10/7 p.v., per organizzare opportune forme di lotta da concordare e attuare.


La CUB-RDB sollecita i Lavoratori a mantenere alto il livello di guardia per affermare il diritto a condizioni di lavoro dignitose.

L’unica strada percorribile è la richiesta alla Regione di deroghe al blocco delle assunzioni. Tutte le altre posizioni sono varianti  che di fatto assecondano la Regione “amica” nel compito di  “agente liquidatore” della sanità pubblica.