SAN-CAMILLO FORLANINI: SU ALESSIO TARDIVA LA VERIFICA DA PARTE DELLA REGIONE

Roma -

“Apprendiamo da notizie di agenzia che la Regione Lazio si sta attivando in questi giorni per verificare i titoli e valutare la gestione del D.G. Domenico Alessio al San Camillo-Forlanini”, dichiara Teresa Pascucci del Coordinamento regionale Sanità RdB-CUB.

 


“Meglio tardi che mai, si potrebbe commentare. Ma si tratta di un ritardo colpevole, che arriva solo dopo che la Corte dei Conti e la Magistratura ordinaria hanno avviato dei loro procedimenti, scaturiti dalle denuncie presentate dalle RdB e contenute nel nostro “libro bianco” sul S. Camillo-Forlanini diffuso nel 2005 e immediatamente consegnato alla Regione Lazio”.

 


“Se la Regione avesse svolto per tempo la sua doverosa funzione di controllo – prosegue Pascucci – sia al San Camillo che in tante altre realtà della Sanità laziale non ci troveremmo in condizioni di caos organizzativo, aumento vertiginoso dei costi di gestione dovuto ad appalti ed esternalizzazioni non sottoposti a verifica, e danni per lavoratori e cittadini, ultimi anelli di un circolo niente affatto virtuoso”, conclude l’esponente RdB-CUB.

 


7 giugno 2007 - Adnkronos

SANITÀ: SINDACATI LAZIO, DA REGIONE VERIFICHE TARDIVE SU DG S.CAMILLO FORLANINI

Roma, 7 giu. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Sono tardive le verifiche «che la Regione Lazio sta attivando in questi giorni per valutare la gestione del direttore generale Domenico Alessio al San Camillo-Forlanini di Roma». Ad affermarlo è Teresa Pascucci del coordinamento del Lazio Sanità Rdb-Cub (Rappresentanze di base-Confederazione unitaria di base). «Si tratta di un ritardo colpevole - dice la Pascucci - che arriva solo dopo che la Corte dei Conti e la Magistratura ordinaria hanno avviato dei loro procedimenti, scaturiti dalle denunce presentate dalle RdB e contenute nel nostro 'libro biancò sul S. Camillo-Forlanini diffuso nel 2005 e immediatamente consegnato alla Regione Lazio». Se la Regione avesse svolto per tempo la sua doverosa funzione di controllo «sia al San Camillo che in tante altre realtà della Sanità laziale - termina la Pascucci - non ci troveremmo in condizioni di caos organizzativo, aumento vertiginoso dei costi di gestione dovuto ad appalti ed esternalizzazioni non sottoposti a verifica, e danni per lavoratori e cittadini, ultimi anelli di un circolo niente affatto virtuoso».


7 giugno 2007 - Dire

SANITA'. SAN CAMILLO, RDB-CUB: TARDIVA VERIFICA SU ALESSIO

(DIRE) Roma, 7 giu. - "Apprendiamo che la Regione Lazio si sta attivando in questi giorni per verificare i titoli e valutare la gestione del direttore generale Domenico Alessio al San Camillo-Forlanini. Meglio tardi che mai". E' quanto afferma Teresa Pascucci del Coordinamento regionale Sanita' Rdb-Cub, che aggiunge: "Si tratta di un ritardo colpevole, che arriva solo dopo che la Corte dei Conti e la magistratura ordinaria hanno avviato dei loro procedimenti, scaturiti dalle denunce presentate dalle Rdb e contenute nel nostro 'libro bianco' sul San Camillo-Forlanini diffuso nel 2005 e immediatamente consegnato alla Regione Lazio". "Se la Regione avesse svolto per tempo la sua doverosa funzione di controllo- prosegue Pascucci- sia al San Camillo che in tante altre realta' della Sanita' laziale non ci troveremmo in condizioni di caos organizzativo, aumento vertiginoso dei costi di gestione dovuto ad appalti ed esternalizzazioni non sottoposti a verifica, e danni per lavoratori e cittadini, ultimi anelli di un circolo niente affatto virtuoso".


7 giugno 2007 - Omniroma

SANITÀ/ RDB-CUB: «SU ALESSIO TARDIVA VERIFICA»

(OMNIROMA) Roma, 07 giu - «Apprendiamo che la Regione Lazio si sta attivando in questi giorni per verificare i titoli e valutare la gestione del direttore generale Domenico Alessio al San Camillo-Forlanini. Meglio tardi che mai, si potrebbe commentare. Ma si tratta di un ritardo colpevole, che arriva solo dopo che la Corte dei Conti e la magistratura ordinaria hanno avviato dei loro procedimenti, scaturiti dalle denuncie presentate dalle Rdb e contenute nel nostro 'libro biancò sul S. Camillo-Forlanini diffuso nel 2005 e immediatamente consegnato alla Regione Lazio». È quanto dichiara, in una nota, Teresa Pascucci del coordinamento regionale Sanità RdB-CUB. «Se la Regione avesse svolto per tempo la sua doverosa funzione di controllo - prosegue Pascucci - sia al San Camillo che in tante altre realtà della sanità laziale non ci troveremmo in condizioni di caos organizzativo, aumento vertiginoso dei costi di gestione dovuto ad appalti ed esternalizzazioni non sottoposti a verifica, e danni per lavoratori e cittadini, ultimi anelli di un circolo niente affatto virtuoso».