Sanità, il rinnovo contrattuale è un calcio in faccia agli operatori. Venerdì 28 sciopero di tutto il settore
Si prospetta un rinnovo contrattuale che, per gli operatori sanitari, ha il sapore della beffa, con uno stravolgimento del salario accessorio che sarebbe addirittura peggiorativo di quanto previsto dall’attuale contratto.
Oltre ai ridicoli aumenti salariali, si evidenzia l'equiparazione dell'indennità di turno fra chi lavora sulle 12 o sulle 24 ore che, oltretutto, verrebbe erogata solo con un minimo di dieci turni lavorati; la prestazione lavorativa notturna viene incrementata dell’offensiva cifra di 26 centesimi l'ora, mentre delle indennità di nuova istituzione, come quella di pronto soccorso e la rinnovata indennità professionale non è dato sapere l'importo economico. A questo si aggiunge che le somme aggiuntive stanziate per infermieri, tecnici sanitari e operatori socio-sanitari, quale sorta di riconoscimento per il contributo al contrasto alla pandemia dalla legge di bilancio 2021, rischiano di essere impiegate in maniera impropria per finanziare altri istituti contrattuali. Sembra incredibile ma questo è il quadro dentro al quale si sviluppa la trattativa del rinnovo contrattuale con buona pace della retorica dell' "eroe" e delle promesse che hanno accompagnato l’imponente sforzo degli operatori sanitari durante la pandemia. Insomma nessun miglioramento ma qualche peggioramento è sicuro. Ma che non ci fosse da stare allegri e che le promesse di potenziamento strutturale del servizio sanitario pubblico e di sviluppo professionale sarebbero rimaste, appunto, solo promesse era evidente da tempo.
Le varie manovre di bilancio non hanno incrementato le risorse per la sanità anzi nel 2023 il finanziamento verrà riportato a livelli pre pandemici, non è stato tolto il vincolo sulla spesa per il personale e la cronica insufficienza delle dotazioni organiche aggravata dalla mancata sostituzione del personale sospeso per mancato adempimento all'obbligo vaccinale, ha provocato il costante peggioramento delle condizioni di lavoro e della sicurezza che, abbinate a misure organizzative approssimative ed emergenziali, hanno provocato l'aumento esponenziale dei contagi fra gli operatori sanitari.
Una situazione insostenibile che ha bisogno di una risposta forte e determinata anche da parte delle lavoratrici e dei lavoratori dei servizi appaltati ed esternalizzati che hanno subìto, al pari dei colleghi della sanità pubblica, il catastrofico peggioramento delle condizioni di lavoro.
Domani scioperiamo tutti insieme per assunzioni stabili, per il miglioramento delle condizioni di lavoro, per un contratto con aumenti stipendiali veri e per la reinternalizzazione dei servizi e la stabilizzazione del personale precario.
Oltre che al Ministero della salute saremo presenti in numerose piazze d’Italia con presidi e manifestazioni.
Serve la mobilitazione e il contributo di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori per invertire la rotta, superare la logica del contenimento della spesa che così tanti danni ha prodotto, far si che la sanità pubblica torni a garantire standard assistenziali adeguati, il diritto alla salute della popolazione e la sicurezza dei propri operatori, pretendere un contratto dignitoso.
Gli appuntamenti nelle piazze
Roma - ore 10 Ministero della Salute, Lungotevere Ripa, 1
Torino - ore 14.00 Ospedale Maria Vittoria, via Cibrario,72
Milano - ore 11 ATS Milano, Corso Italia 52
Genova - ore 10.00 Villa Scassi - Corso Onofrio Scassi
Padova- ore 9.00 Ospedale di Schiavonia
Trieste – ore 10,30 piazza dell’Ospitale
Parma - ore 10.30 Azienda Ospedaliera Universitaria, via Gramsci
Firenze - ore 10.30 Assessorato regionale Sanità, via Taddeo Alderotti, 26
Pisa - ore 17 piazza XX Settembre
Ascoli Piceno - ore11.00 Ospedale Mazzoni
Terni – ore 16.00 – Ospedale Santa Maria
Napoli - ore 10.00 Ospedale del Mare
Avellino - ore 10.00 Ospedale Moscati
Benevento - ore 10.00 Ospedale San Pio
Caserta - ore 10.00 Ospedale S.Anna e S. Sebastiano
Cava dei Tirreni - ore 10.00 AO Ruggi presso Ospedale S.Maria Incoronata Dell’Olio
Nocera Inferiore – ore 10.00 Ospedale Moscati
Salerno - ore 10.00 ASL Salerno presso Ospedale Umberto I
Bari - ore 9.00 Consiglio Regionale, via Gentile
Catanzaro - ore 10.30 Cittadella Regionale
Cagliari - ore 9.30 Ospedale SS. Trinità, via Is Missionis
Bologna - ore 16 Policlinico Sant'Orsola, viale Ercolani
USB Pubblico Impiego - Sanità