SANITA' LAZIO: NO ALLA CHIUSURA DEGLI OSPEDALI DEL VITERBESE. VENERDÌ 26 SETTEMBRE MANIFESTAZIONE

Davanti alla Prefettura, Piazza del Plebiscito 8, dalle ore 10.00

Viterbo -

La RdB-CUB ha indetto per venerdì 26 settembre una manifestazione cittadina a Viterbo, che avrà luogo dalle ore 10.00 davanti alla sede della Prefettura, per dire no alla chiusura degli ospedali di Acquapendente, Montefiascone e Ronciglione e delle cliniche Salus e Santa Teresa.

 

Alla manifestazione hanno dato adesione il Presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Mazzoli, i Sindaci dei Comuni di Acquapendente, Montefiascone e Ronciglione, i lavoratori degli ospedali e delle cliniche a rischio chiusura,  le associazioni di consumatori e di cittadini del viterbese. Sono stati inoltre invitati a partecipare i Sindaci dei Comuni di Civitacastellana e Tarquinia.

 

“La RdB-CUB, insieme ai lavoratori e ai cittadini, intende respingere con forza un progetto che sacrifica il diritto alla salute e al posto di lavoro sull’altare di un risparmio che è tutto da dimostrare”, annuncia Sabino Venezia del Coordinamento Regionale  RdB-CUB Sanità. “Il territorio del viterbese è infatti già carente di posti letto, ben al di sotto della media nazionale, e la scelta di chiudere ospedali di confine come quelli di Acquapendente, Montefiascone e Ronciglione, e di predisporre alla chiusura quelli di Civitacastellana e Tarquinia, sottoposti negli ultimi cinque anni ad una continua depauperazione di posti letto, avrebbe conseguenze pesantissime – prosegue Venezia - determinando l’aumento esponenziale della migrazione sanitaria verso Grosseto, Terni e Siena, con gravi disagi per la popolazione ed aumento della spesa sanitaria a carico di tutti i cittadini del Lazio”.

 

“Quello che Marrazzo chiama riconversione è un grande bluff: i letti di onco-ematologia, dialisi e psichiatria non si riconvertono. A meno che non si miri a darli in convenzione ai privati - ipotizza Venezia – disegnando così un sitema sanitario alternativo basato sul profitto”, conclude il dirigente RdB-CUB.

 

 

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30 settembre 2008 - Sanità Lazio

Rdb-Cub scendono in piazza nel Viterbese contro gli effetti dei tagli decisi dalla Giunta Marrazzo
Questa riconversione è un bluff
DI PAOLA ORLANDI

Viterbo - Èbagarre anche nella Tuscia per i tagli della sanità pubblica. Sarà una battaglia contro i mulini a vento? Per il momento la RdB-Cub, il sindacato autonomo, ci prova con la manifestazione che si è svolta lo scorso venerdì a Viterbo di fronte alla Prefettura. Il piatto offerto al territorio dalla regione Lazio è ricco e indigesto. Troppi gli ospedali che dovrebbero chiudere secondo il Piano di rientro del commissario ad acta, Piero Marrazzo. Il no alla chiusura dei nosocomi di Acquapendente, Montefiascone e Ronciglione e delle cliniche Salus e Santa Teresa è chiaro e forte da parte della cittadinanza, delle istituzioni locali e delle organizzazioni sindacali. "La RdBCub, insieme ai lavoratori e ai cittadini, intende respingere con forza un progetto che sacrifica il diritto alla salute e al posto di lavoro sull'altare di un risparmio che è tutto da dimostrare", ha detto Sabino Venezia del Coordinamento Regionale RdB-Cub Sanità. "Il territorio del viterbese è infatti già carente di posti letto, ben al di sotto della media nazionale, e la scelta di chiudere ospedali di confine come quelli di Acquapendente, Montefiascone e Ronciglione, e di predisporre alla chiusura quelli di Civitacastellana e Tarquinia, sottoposti negli ultimi cinque anni ad una continua depauperazione di posti letto, avrebbe conseguenze pesantissime – prosegue Venezia - determinando l'aumento esponenziale della migrazione sanitaria verso Grosseto, Terni e Siena, con gravi disagi per la popolazione ed aumento della spesa sanitaria a carico di tutti i cittadini del Lazio". Sulla promessa di riconversione delle strutture ospedaliere che verrebbero dimesse il sindacato autonomo ha delle perplessità. "Quello che Marrazzo chiama riconversione è un grande bluff: i letti di onco-ematologia, dialisi e psichiatria non si riconvertono. A meno che non si miri a darli in convenzione ai privati - ipotizza Venezia – disegnando così un sitema sanitario alternativo basato sul profitto", conclude il dirigente RdBCUB.


26 settembre 2008 - Tuscia web

Viterbo - Rischio taglio posti letto
Sanità, rappresentanti Rdb dal prefetto

Una delegazione dell’ organizzazione sindacale RdB della sanità viterbese è stata ricevuta oggi in Prefettura al termine di una manifestazione svoltasi in Piazza del Plebiscito. I rappresentanti sindacali hanno rivolto vive premure al Rappresentante del Governo in provincia per farsi interprete presso gli organi competenti, commissario ad acta Marrazzo, presidente della Regione Lazio e Ministeri del Lavoro e della Sanità, del forte malcontento ,disagio e preoccupazione della categoria in ordine ai paventati tagli dei posti letto per malati "acuti" in provincia dove già c’è un indice basso di soli 2,4 posti letto ogni mille abitanti rispetto ai 3,5 posti letto previsti. In particolare verrebbero colpite le strutture sanitarie di Ronciglione, Montefiascone ed Acquapendente, nonché le strutture private accreditate dalla Regione quali le cliniche Salus e Santa Teresa di Viterbo. Tutto ciò con la ulteriore conseguente perdita di oltre cento dipendenti che verrebbero licenziati. Il Prefetto ha assicurato che si renderà interprete presso le suindicate competenti sedi governative e regionali della situazione di criticità rappresentata dai sindacati di base.


24 settembre 2008 - On Tuscia

SANITA', ROCCHI (RdB):
"LE RASSICURAZIONI DI MARRAZZO E ALOISIO NON CI CONVINCONO"

(OnTuscia) – VITERBO – (md) Non ci convincono le rassicurazioni di Marrazzo ed Aloisio, dichiara Lino ROCCHI della federazione RdB di Viterbo, ne convincono i cittadini della provincia di Viterbo, che hanno deciso di partecipare in massa alla Manifestazione Cittadina del 26 settembre 2008 in Piazza del Plebiscito a Viterbo, sotto la Prefettura, con inizio alle ore 10.00 per gridare forte il proprio dissenso a qualsiasi tentativo di smantellamento della Sanità nel nostro territorio. Il nostro territorio è già carente di posti letto, ben al di sotto della media nazionale, e non può essere ancor più penalizzato. Dopo decenni di sprechi e di ristrutturazioni mai completate, quando c’è da tagliare si taglia sempre il servizio sanitario della Tuscia: prima l’ospedale di Vetralla, poi Orte, ora rischiano Ronciglione, Montefiascone ed Acquapendente. Non ci convincono né le politiche sanitarie di Centro-destra né quelle di Centro-sinistra; non ci convincono i sindacati confederali, da sempre ostaggi della politica; non ci convincono le rassicurazioni sull’ipotesi di riconversione degli Ospedali non correlate da fatti tangibili, per risparmiare saranno costretti ad "allontanare" da Viterbo i reparti per acuti che costano di più – come l’onco-ematologia – per riaccentrare la specialistica su Roma e giustificare il soprannumero di posti letto della Capitale. Saremo così sempre più costretti ad una mobilità sanitaria verso altre regioni o a rivolgerci a strutture private pagando di tasca nostra le prestazioni sanitarie. Ma come faremo per le emergenze di pronto soccorso? O per le patologie complesse? Nel breve futuro, visto che i Consigli Comunali dei tre Comuni ora a rischio si stanno orientando per un no secco ai tagli di Marrazzo, toccherà a Civita Castellana, e Tarquinia? Gira voce, prosegue Rocchi, che Marrazzo ha vita breve come Commissario Governativo per la Sanità del Lazio, perché non fa un atto di coraggio e di dimette prima che gli tolgano l’incarico? E le cliniche Salus e S. Teresa? Altre decine di posti letto persi ed oltre 100 dipendenti da licenziare. Registriamo con favore la disponibilità a partecipare a questa manifestazione del Presidente della Provincia, degli Amministratori dei Comuni Interessati, dei Comitati in difesa dei vari ospedali, di molti politici Locali e regionali, ed il sostegno incondizionato della Federazione Provinciale dell’Associazione Consumatori e Utenti. Venerdì, conclude Rocchi, incontreremo Il Prefetto di Viterbo ed a lui chiederemo di rappresentare al governo le esigenze della cittadinanza ed a vigilare sui futuri sviluppi. Ci aspettiamo una buona partecipazione dei cittadini che ritengono che debba essere la Sanità ad andare incontro ai bisogni del cittadino e non il cittadino a quelli della sanità.


24 settembre 2008 - Tuscia web

Sanità - Rdb prepara la manifestazione contro i tagli ai posti letto - Il 26 settembre a piazza del Comune
"Ecco perché scendiamo in piazza"

Viterbo - Riceviamo e pubblichiamo - Non ci convincono le rassicurazioni di Marrazzo e Aloisio, ne convincono i cittadini della provincia di Viterbo, che hanno deciso di partecipare in massa alla manifestazione cittadina del 26 settembre in piazza del Plebiscito a Viterbo, sotto la Prefettura, con inizio alle ore 10.00 per gridare forte il proprio dissenso a qualsiasi tentativo di smantellamento della Sanità nel nostro territorio. Il nostro territorio è già carente di posti letto, ben al di sotto della media nazionale, e non può essere ancor più penalizzato. Dopo decenni di sprechi e di ristrutturazioni mai completate, quando c’è da tagliare si taglia sempre il servizio sanitario della Tuscia: prima l’ospedale di Vetralla, poi Orte, ora rischiano Ronciglione, Montefiascone ed Acquapendente. Non ci convincono né le politiche sanitarie di Centro-destra né quelle di Centro-sinistra; non ci convincono i sindacati confederali, da sempre ostaggi della politica; non ci convincono le rassicurazioni sull’ipotesi di riconversione degli ospedali non correlate da fatti tangibili, per risparmiare saranno costretti ad "allontanare" da Viterbo i reparti per acuti che costano di più – come l’onco-ematologia – per riaccentrare la specialistica su Roma e giustificare il soprannumero di posti letto della Capitale. Saremo così sempre più costretti ad una mobilità sanitaria verso altre regioni o a rivolgerci a strutture private pagando di tasca nostra le prestazioni sanitarie. Ma come faremo per le emergenze di pronto soccorso? O per le patologie complesse? Nel breve futuro, visto che i Consigli Comunali dei tre Comuni ora a rischio si stanno orientando per un no secco ai tagli di Marrazzo, toccherà a Civita Castellana, e Tarquinia? Gira voce, prosegue Rocchi, che Marrazzo ha vita breve come Commissario Governativo per la Sanità del Lazio, perché non fa un atto di coraggio e di dimette prima che gli tolgano l’incarico? E le cliniche Salus e S. Teresa? Altre decine di posti letto persi ed oltre 100 dipendenti da licenziare. Registriamo con favore la disponibilità a partecipare a questa manifestazione del Presidente della Provincia, degli Amministratori dei Comuni Interessati, dei Comitati in difesa dei vari ospedali, di molti politici Locali e regionali, ed il sostegno incondizionato della Federazione Provinciale dell’Associazione Consumatori e Utenti. Venerdì, conclude Rocchi, incontreremo Il Prefetto di Viterbo ed a lui chiederemo di rappresentare al governo le esigenze della cittadinanza ed a vigilare sui futuri sviluppi. Ci aspettiamo una buona partecipazione dei cittadini che ritengono che debba essere la Sanità ad andare incontro ai bisogni del cittadino e non il cittadino a quelli della sanità.
Lino Rocchi - Rdb


22 settembre 2008 - Tuscia web

Viterbo - Il 26 settembre sotto la Prefettura
Sanità, Mazzoli alla manifestazione della Rdb

Viterbo - Il presidente della Provincia, Alessandro Mazzoli, ha incontrato questa mattina Aurelio Neri e Lino Rocchi della federazione Rdb per discutere di sanità.
Nel corso della riunione, il sindacato ha detto che le rassicurazioni del presidente della Regione, Piero Marrazzo, e del direttore della Asl, Giuseppe Aloisio, non sono convincenti. I sindacalisti hanno ribadito che la provincia di Viterbo è già troppo penalizzata in termini di posti letto, inferiori alla media nazionale e, in modo particolare, regionale. Hanno sottolineato che il bilancio della Asl di Viterbo è il più virtuoso di tutte le Asl del Lazio. "Proprio per questo – hanno detto Neri e Rocchi - non si capisce perché Viterbo debba essere la più penalizzata. Oltretutto, in queste strutture sanitarie che dovrebbero essere ridimensionate, sono occupate delle figure professionali valide, che rischiano di non essere giustamente valorizzate".
"Abbiamo invitato il presidente Mazzoli – hanno continuato - alla manifestazione del 26 settembre sotto la Prefettura a difesa della sanità viterbese. Il presidente ha risposto che parteciperà.
Abbiamo poi ribadito la necessità dell’istituzione di un tavolo permanente nella nostra provincia sulla sanità, necessità concordata da Mazzoli, per partecipare in maniera attiva alla costruzione del nuovo piano sanitario regionale". La Rdb ha anche ricordato il tentativo di smantellamento dei laboratori analisi sul territorio e il conseguente documento costruito da tutte le organizzazioni sindacali su una corretta razionalizzazione di questo servizio. "Abbiamo – concludono - anche espresso la nostra preoccupazione, condivisa dal presidente, sui lavoratori delle strutture private che rischiano il posto di lavoro sia nel piano Marrazzo che nel documento di Aloisio".


22 settembre 2008 - On Tuscia

SANITA’: MAZZOLI INCONTRA IL SINDACATO RDB

VITERBO – (A.O.) - Il presidente della Provincia, Alessandro Mazzoli, ha incontrato questa mattina Aurelio Neri e Lino Rocchi della federazione Rdb per discutere di sanità. Nel corso della riunione, il sindacato ha detto che le rassicurazioni del presidente della Regione, Piero Marrazzo, e del direttore della Ausl, Giuseppe Aloisio, non sono convincenti. I sindacalisti hanno ribadito che la provincia di Viterbo è già troppo penalizzata in termini di posti letto, inferiori alla media nazionale e, in modo particolare, regionale. Hanno sottolineato che il bilancio della Ausl di Viterbo è il più virtuoso di tutte le Ausl del Lazio. "Proprio per questo – hanno detto Neri e Rocchi - non si capisce perché Viterbo debba essere la più penalizzata. Oltretutto, in queste strutture sanitarie che dovrebbero essere ridimensionate, sono occupate delle figure professionali valide, che rischiano di non essere giustamente valorizzate". "Abbiamo invitato il presidente Mazzoli – hanno continuato - alla manifestazione del 26 settembre sotto la Prefettura a difesa della sanità viterbese. Il presidente ha risposto che parteciperà. Abbiamo poi ribadito la necessità dell’istituzione di un tavolo permanente nella nostra provincia sulla sanità, necessità concordata da Mazzoli, per partecipare in maniera attiva alla costruzione del nuovo piano sanitario regionale". La Rdb ha anche ricordato il tentativo di smantellamento dei laboratori analisi sul territorio e il conseguente documento costruito da tutte le organizzazioni sindacali su una corretta razionalizzazione di questo servizio. "Abbiamo – concludono - anche espresso la nostra preoccupazione, condivisa dal presidente, sui lavoratori delle strutture private che rischiano il posto di lavoro sia nel piano Marrazzo che nel documento di Aloisio".