S.CAMILLO-FORLANINI. PRESIDIO CONTRO L'ALLUNGAMENTO DELL'ORARIO DI LAVORO, PER LA DEMOCRAZIA SINDACALE
RdB/CUB E I LAVORATORI IN LOTTA INDICONO UN PRESIDIO DI PROTESTA GIOVEDI 25 OTTOBRE 2007 A PARTIRE DALLE ORE 9.00 - Ingresso Ospedale S. Camillo Circonvallazione Gianicolense
Nell’ambito dello stato di agitazione proclamato dalla RdB per tutte le strutture sanitarie della Regione e dopo le iniziative di protesta del S. Giovanni e della RmB, anche al S. Camillo la RdB ha indetto un presidio di protesta a sostegno della lotta dei lavoratori contro l’accordo sull’orario di lavoro.
L’Azienda, insieme a CGIL, CISL, UIL e FIALS e senza l’assenso del Consiglio Generale delle RSU, ha siglato un accordo che riporta l’orario di lavoro da 35 a 36 ore, allungando di fatto l’orario annuo procapite di oltre 46 ore a parità di salario.
Con la modifica dell’orario di lavoro l’Azienda si è così garantita la possibilità di assicurare i livelli assistenziali, malgrado il blocco delle assunzioni e la carenza di organico ormai strutturale, risparmiando sugli straordinari utilizzati da anni per garantire il servizio e ovviando così alla carenza organizzativa.
Tutto ciò con la complicità dei sindacati confederali che, dopo aver concordato a livello regionale le misure a carico dei lavoratori per il piano di rientro dal deficit, hanno completamente esautorato il ruolo della RSU aziendale e oggi, ipocritamente, chiamano i lavoratori della sanità ad eleggerli.
“I lavoratori dell’Ospedale che, come tutti gli altri della sanità regionale, operano in condizioni di estremo disagio”, dichiara Giuseppe Nardo della RdB del S.Camillo, “e con la incombente prospettiva dell’emergenza per le epidemie invernali, non sono più disposti a vedersi passare sulla testa tagli al salario e interventi che peggiorano le già critiche condizioni di lavoro, in nome di misure di risparmio sempre a carico dei lavoratori e dell’assistenza”.
Nell’ambito dell’iniziativa di protesta una delegazione consegnerà alla Direzione Generale le firme raccolte tra i lavoratori contro l’accordo sull’orario di lavoro, per chiederne la revoca e la riapertura del tavolo, per restituire voce ai lavoratori e a chi li rappresenta veramente.
La RdB/CUB continuerà a sostenere e organizzare forme di protesta contro il blocco delle assunzioni e per il miglioramento delle condizioni di lavoro, a partire dalla adesione dei lavoratori della sanità al prossimo sciopero generale del 9 novembre, in difesa del servizio sanitario pubblico.