SCHIAVITU' MODERNA

In allegato il volantino

Genova -

Con la legge finanziaria 2008 l’articolo di legge "il lavoratore ha diritto a undici ore di riposo consecutivo ogni ventiquattro ore", è stato abolito!!! D’ora in avanti le ASL non dovranno più pagare le pesanti sanzioni  a causa delle sistematiche violazioni della legge abolita. Ancora una volta sull’altare del Primato del Bilancio si sacrificano bisogni e dignità dei lavoratori.


I morti di Torino non hanno insegnato nulla!!!


In Sanità non si lavora con l’acciaio fuso, è vero, ma di super lavoro si può morire comunque.  Un collega sardo, è morto per incidente stradale dovuto ad un colpo di sonno al rientro a casa dopo 21 ore di lavoro continuativo!!!
Questa sarebbe Fatalità? Solo fatalità?


L’Italia è ultimo Paese in Europa nel rapporto con la popolazione (40° posto mondiale) con 5,44 infermieri ogni 1.000 e buona ultima come  retribuzioni!!!
Arrivare a fine mese e riempire i vuoti degli organici più che una scelta è una costrizione di fatto.  La norma sul riposo  non è mai stata rispettata, ora non si fa altro che legiferare a favore delle aziende sanitarie che potranno  far valere più discrezionalità e pressioni nell’aumentare tempi e carichi di lavoro.


Intanto i turnisti sono esclusi dal pensionamento anticipato per le attività usuranti, perché mancherebbe il requisito delle 80 notti annuali.  Quante notti bisogna conteggiare per  straordinari e mancati cambi?


E’ evidente che la volontà dei governi Prodi/Berlusconi di ridurre il personale delle ASL già in forte sofferenza d’organico (certamente per gli Infermieri , ma spesso anche medici e altre professioni) si scontra con il diritto al riposo. Al Governo  non passa neanche per la testa di far funzionare il SSN, ne ha bloccato le assunzioni per determinarne l’implosione,  per renderlo facile preda della cosiddetta iniziativa privata, del profitto.


Adesso tutti si scagliano, a parole, contro l’abolizione di questo articolo.


Molti sono però ben rappresentati nel governo: veramente rivoltante!


I sindacati concertativi, da tempo, anziché promuovere il recupero salariale e l’occupazione, di fatto hanno favorito e assecondato spinte necessariamente individuali, costringendo a ricorrere a prestazioni aggiuntive e straordinari vari.


I sindacati di mestiere, altro non hanno fatto che estremizzare questa tendenza.


Entrambi si sono prodigati ad ammazzare il contratto nazionale. La regionalizzazione, e i tavoli separati rompono l’unità e il sistema di garanzie e aprono la strada al contratto professionale individuale.

Non è certo un caso che non abbiano promosso nessuna opposizione, nessun sciopero contro la finanziaria, che preparava il terreno a questo disastro!!

 

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