Sanità Liguria: C'è qualcuno che sbaglia?

Genova -

Pochi giorni fa, la protesta dei lavoratori dell’azienda ospedaliera Villa Scassi di Sampierdarena. Mancano 50 infermieri e 30 operatori socio sanitari. La protesta è stata organizzata dalle RSU aziendali.

Sapevano che Cgil Cisl Uil, Fials e Fsi hanno concordato il piano annuale di assunzioni?

Nel 2007 potranno essere assunti circa 950 operatori rispetto ai circa 1200 pensionamenti… ed operatori significa non solo infermieri, ma anche medici, terapisti, analisti, oss.


Un enorme taglio al personale! Non notate una "piccola" contraddizione?

 


Infatti persino un articolo di un quotidiano locale, non sempre attento a queste "sfumature" diceva (riportiamo testualmente):

 


"nelle aziende sanitarie i sindacati ringhiano perché sono pressati da dipendenti stremati dai turni di lavoro, amareggiati dai tagli ai posti letto e da possibili trasferimenti; ma quando si siedono al tavolo delle trattative gli stessi sindacati sono obbligati ad un comportamento meno rigido nei confronti dell’amministrazione regionale."

 


A nulla vale l’avversione a queste logiche da parte della cosiddetta sinistra della CGIL se non coprire a "sinistra" l’opera di demolizione della sanità pubblica.

A nulla vale l’opposizione aperta manifestata dall’ADASS (sindacato federato all’FSI) a questi accordi perfezionati poi dal "memorandum" che pongono gli amministrativi in condizione di semi precarietà in quanto componente non "core" della sanità. Se opposizione deve esserci si faccia con chi la pratica coerentemente, senza limitarsi a promuovere inutili tempeste nel bicchiere.


Le RdB/CUB hanno una posizione differente.

Non abbiamo parentele con partiti politici.

Non abbiamo le mani legate.

Noi, mentre tutti restavano in silenzio, il 17 novembre scorso, abbiamo scioperato contro la Legge Finanziaria che obbliga le Regioni a sforare nel budget di spesa del 2004 abbattuto dell’1,4%.

Noi, mentre tutti concordavano feroci progetti di ristrutturazione del Pubblico Impiego (il cosiddetto "Memorandum sulla Pubblica Amministrazione") abbiamo praticato, il 30 marzo scorso, uno Sciopero Generale di Pubblico Impiego.


Sul deficit della Sanità molto abbiamo detto e molto ancora diremo… il taglio dei posti letto e dei posti di lavoro non sono certo la soluzione… la presenza di un servizio sanitario funzionante non può essere visto come un problema.

Il servizio pubblico non va tagliato.

Il servizio pubblico va finanziato per funzionare meglio.

Perché il servizio pubblico è un diritto dei cittadini.


Lanciamo un appello a tutti i lavoratori ed anche quegli onesti delegati sindacali di posto di lavoro che si devono districarsi tra i bisogni dei lavoratori e le compatibilità economiche imposte da scelte politiche:

scegli la coerenza… entra a far parte delle RdB/CUB