Policlinico di Messina: Giovedì 13 la protesta del personale
giù le mani dalle tasche dei lavoratori
“Non basta la continua richiesta di disponibilità al Personale, i continui tagli alle condizioni di lavoro, ora questa richiesta dell’Azienda che vuole mettere direttamente le mani in tasca ai lavoratori”, così Vincenzo Capomolla della federazione USB di Messina.
Si tratta di compensi che sono stati correttamente decisi ed erogati a partire dal 1998 a seguito di un contratto aziendale sottoscritto dall’Azienda stessa e da Cgil Cisl Uil & C., tra l’altro al momento non pervenute.
“Abbiamo una brutta notizia: l’Azienda quelle tasche le trova già svuotate da contratti e stipendi che da un pezzo non arrivano a fine mese, fermi ormai da 5 anni e chissà fino a quando”.
“Credevamo che l’obiettivo dovesse essere migliorare il servizio e le prestazioni sanitarie pubbliche, magari rivedere i flussi di spesa, non continuare come sempre con questa politica da Robin Hood al contrario che da una parte vuole mettere le mani nelle tasche dei lavoratori e dall’altra li chiama a turni e condizioni di lavoro sempre più precarie ed al limite”, continua il dirigente USB.
“Ancora, ci chiediamo anche a cosa servano sindacalmente accordi, firme e contratti se poi gli stessi firmatari dopo anni possono battere cassa e chiedere, chissà poi perché, la restituzione del salario”.
“Un precedente pericoloso ed una situazione francamente inaccettabile”, conclude il rappresentante USB, “sulla quale abbiamo chiamato in causa direttamente il Magnifico Rettore e la Direzione Generale dell’AOU e siamo pronti a dare voce alla mobilitazione e dalle proteste dei lavoratori”
Giovedì primo appuntamento per il presidio alle ore 10, davanti all’accesso del Policlinico in via Consolare Valeria.