Ospedale di Agropoli. TUTTO TACE
Ancora nessuna comunicazione ufficiale al sindacato delle presunte assunzioni di dieci infermieri professionali per l’ospedale di Agropoli. Intanto i lavoratori in lotta, che hanno mantenuto il presidio della direzione sanitaria, hanno tenuto una lunga e movimentata assemblea che si è conclusa alle 22,00 di ieri. Dal confronto è scaturita la decisione di presentare una denuncia alla Magistratura sulle aperte illegittimità riscontrate nella gestione del P.O. di Agropoli.
I lavoratori che, dopo sei giorni, tuttora occupano la direzione sanitaria stanno raccogliendo le firme da allegare all’esposto.
Nel documento saranno evidenziate le illegittimità già dencunciate nella richiesta avanzata al Prefetto di Salerno.
In particolare reiterate violazioni di legge:
1) turni di servizio: la predisposizione ditali turni é palesemente in violazione delle normative contrattuali e della legge 66/2003 sull'orario di lavoro. Spesso gli stessi turni di servizio non sono siglati dalla direzione sanitaria e presentano addirittura turni scoperti
Tali turni vengono addirittura modificati ogni giorno in maniera tale da stravolgere gli stessi rendendo impossibile il recupero psicofisico dei lavoratori che continuamente si vedono comprimere il loro diritto di organizzare e programmare la propria vita privata.
2) Personale infermieristico in servizio: in quasi tutte le unità operative vi è la presenza di un solo infermiere professionale per turno e solo utilizzando la pronta disponibilità e turni aggiuntivi di lavoro straordinario si garantisce la seconda unità, così come allo stesso modo si garantisce la presenza del personale tecnico di radiologia in sala operatoria;
3) Godimento ferie: il Personale lamenta la impossibilità a potere usufruire del congedo ordinario così come previsto dalle norme contrattuali stante la denunciata carenza di organi o già presente all'apertura dell'Ospedale avvenuta quattro anni fa;
4) Personale ausiliario in servizio: in tutte le unità operative ospedaliere e distrettuali non sono presenti le figure ausiliarie di supporto previste dalla legge. Ne deriva che i medici, gli infermieri ed i tecnici sono costretti al reiterato demansionamento per poter garantire le attività di supporto all'assistenza;
5) Personale addetto alle pulizie: il CNS garantisce con lo stesso personale sia la pulizia degli ambienti di degenza che le attività ausiliarie.
6) Carenza Dirigenti medici: nelle diverse UU.00. ospedaliere vi è una carenza delle figure professionali mediche tale da mettere a rischio la garanzia dei livelli minimi di assistenza, in particolar modo nelle UU.OO. di urgenza ed emergenza laddove vi è l'obbligo di garantire guardia attiva 24 h. Per sopperire a tale carenza, nella sola Unità Operativa di Chirurgia d'urgenza l'Azienda ha fatto ricorso alle consulenze esterne, che all'Azienda costano oltre 200.000 euro per soli 60 giorni e che tra l'altro non garantiscono alcuna continuità assistenziale di qualità; queste consulenze esterne onerosissime sono inveterate da anni per il Laboratorio di analisi e la Radiologia;
6) Pronta disponibilità e lavoro straordinario in tutte le UU.OO. Ospedaliere: il Direttore Sanitario e Amministrativo tengono in piedi servizi e attività facendo ricorso agli istituti della pronta disponibilità e dello straordinario, istituti questi che dovrebbero essere attivati in Emergenza mentre, invece, in aperta violazione di legge, in particolare del decreto legislativo n. 66/2003, sono attivati per le attività ordinarie. Un esempio: nel Pronto Soccorso e in sala operatoria e traumatologia lavorano medici, infermieri e tecnici che svolgono turni dalle 18 ore alle 24 ore e più, con una ricaduta negativa intollerabile sulla qualità delle prestazioni;
7) Gestione Risorse Umane - Mobilità esterna e interna: Ulteriore causa di spreco e soprattutto di disorganizzazione nella gestione delle risorse umane deriva dall'utilizzo di una moltitudine dì infermieri professionali in funzioni amministrative. Ciò determina quindi la carenza infermieristica nei presidi ospedalieri, nelle sale operatorie e negli ambulatori. Tanto che l'Azienda, a questo punto per presunte carenze infermieristiche, attiva la mobilità esterna e interna in assenza totale di qualsivoglia regolamento.
Per tutto quanto esposto la RdB CUB provinciale esprime un giudizio estremamente negativo sulla gestione manageriale della ASL SA3.
Sui cittadini ricadono i costi di una gestione scellerata con la riduzione della qualità dell'assistenza, con ritardi insopportabili nelle liste di attesa che determinano un aumento esponenziale della spesa accreditata esterna, senza ottenere alcun miglioramento dei servizi sanitari distrettuali e ospedalieri, altro che contenimento e ottimizzazione delle risorse pubbliche!!!
23 giugno 2007 - Il Mattino
AGROPOLI. Ok regionale arrivano nuovi infermieri
di PAOLA DESIDERIO
Agropoli - L’assessore regionale alla Sanità Angelo Montemarano ha autorizzato l’avvio della procedura per reclutare nuovo personale infermieristico per l’ospedale di Agropoli. Ciò in deroga alla delibera che bloccava le assunzioni per far fronte al deficit sanitario in Campania. Lo hanno fatto sapere ieri dall’Asl Salerno 3. Il provvedimento in risposta alle richieste dei lavoratori rappresentati dalle Rappresentanze Sindacali di Base che martedì scorso hanno iniziato a presidiare la direzione sanitaria dell’ospedale di Agropoli. Ma alla notizia il sindacato si è detto per niente rassicurato. «Non ci crediamo, perché nel momento in cui abbiamo chiesto di avere una carta scritta non ce l’hanno data – ha detto il coordinatore Vito Storniello – Non è possibile che l’ospedale rischia di chiudere e non si fa niente». In seguito alla proteste dei lavoratori, il consigliere regionale Gerardo Rosania ha rivolto un’interrogazione parlamentare all’assessore Montamarano chiedendo se «è a conoscenza delle condizioni degli ospedali dell’Asl Salerno 3 e di Agropoli e Sapri in particolare», cosa intende fare per far fronte alla carenza di personale e di strumentazione, per garantire un più alto livello di qualità del servizio, e cosa intende fare per «fronteggiare il problema del servizio di pulizia e assistenziale, sorto conseguentemente alla riduzione del monte ore alle cooperative che da tempo garantivano tale incombenza». La protesta è iniziata martedì quando il direttore generale dell’Asl Salerno 3 Donato Saracino non si è presentato all’assemblea indetta dai lavoratori. Della vicenda si stanno interessando anche il sindaco di Agropoli Franco Alfieri e la senatrice di Rifondazione Comunista Olimpia Vano. Alla luce della problematica il vicepresidente del consiglio comunale di Agropoli Emilio Malandrino, ha chiesto l’istituzione di una commissione sulla sanità.